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Descrizione

LIBRIAMOCI è un progetto nazionale, promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) , dal Centro per il libro e la lettura, dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e della Direzione Generale per lo Studente. La Biblioteca Comunale di San Gillio e le scuole locali aderiscono ad esso, poiché ritengono che dedicare tempo alla lettura ad alta voce significa liberare l’immaginazione e intraprendere una via di formazione e di crescita, fuori dal programma scolastico. Il progetto mira ad avvicinare gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado alla scoperta della lettura, portando decine di autori e lettori “speciali” (bibliotecari, operatori scolastici, cuochi, figure istituzionali...) nelle scuole.

OTTOBRE 2016
Storie fantastiche e...reali dal Pakistan
La biblioteca comunale è stata coinvolta nel progetto nazionale “Libriamoci”, a cui l’Ic di Druento ha aderito con l’iniziativa “Una scuola che legge è una scuola che ascolta”. Nella settimana dal 24 al 29 ottobre 2016 gli alunni delle scuole locali di San Gillio hanno letto e conosciuto libri e storie speciali, perché proposte dalle loro insegnanti, ma anche da bibliotecari, genitori, nonni, cuochi, “bidelle” ecc. 
Un contributo importante è stato quello del gruppo di migranti ospiti sul territorio di San Gillio. I sei ragazzi pakistani (Abdul Bazir, Abuzar, Heider, Imran, Saifullà, Zahid), hanno incontrato in biblioteca i bambini e le insegnanti sangilliesi  per leggere e conoscersi. Il percorso e la preparazione sono stati lunghi, infatti durante le lezioni estive d’italiano, tenute in biblioteca, i migranti hanno raccontato storie e favole tradizionali, che nel paese d’origine le madri raccontano ai loro figli; le fiabe poi sono state scritte e studiate, per poter poi essere capaci nella lettura. 
Nei vari incontri, quindi, i circa 230 alunni  hanno partecipato a dei laboratori di lettura, in cui si sono letti e commentati libri emozionanti e formativi, ma l’elemento qualificante dell’iniziativa è stato la conoscenza dei profughi. I ragazzi hanno letto le loro fiabe, hanno donato una copia della raccolta scritta alle insegnanti ed hanno raccontato la loro esperienza di migranti. I bambini nell’udire una lingua così esotica e la descrizione di un mondo così difficile e diverso, ma anche affascinante e importante, sono stati incuriositi e hanno posto domande, soprattutto sul loro lungo viaggio dal Pakitan all’Italia e sul motivo e i sentimenti che hanno spinto questi ragazzi, alcuni poco più grandi di loro, a fare questa scelta. Gli attacchi terroristi talebani, le paure e i pericoli nella quotidianità, le violenze subite e la povertà, ma anche la lontananza, la tristezza e la nostalgia descritti, hanno fatto capire ai giovani cittadini di San Gillio, quanto sia duro e importante per i migranti intraprendere il viaggio verso un paese più libero. La testimonianza di un ragazzo pakistano, che ha dovuto, appena adolescente, lasciare i suoi genitori, fare un lungo viaggio a piedi,fermarsi per due anni in Turchia per lavorare ed ottenere il denaro necessario per continuare il suo cammino in Europa e finalmente riuscire a telefonare a casa, solo quando è giunto in Italia, ha colpito e commosso i bambini, i quali si sono immedesimati ed emozionati . 
La conoscenza della diversità, il rispetto e la comunicazione si sono concretizzati in modo semplice e naturale, da quel momento infatti tutti sono diventati ”malgare” cioè amici in paschtun.
Pagina aggiornata il 23/08/2023

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